lunedì 10 marzo 2014

Graffe napoletane



La colazione per noi italiani è sacra per non parlare dei napoletani, quella fatta al bar è un classico caffè e la sfogliatella oppure con la graffa. La graffa è un anello di pasta cresciuta con patate lesse, fritta e ricoperta da tantissimo zucchero semolato, dove le opzioni sono due o ti pulisci la bocca ad ogni boccone oppure pulisci alla fine, in entrambi i casi vale veramente la pena provarla. Come per tutte le leccornie, ognuno ha la sua ricetta e, per ciascuno, sicuramente è quella più buona. Ne ho assaggiate e fatte tante, molto spesso l'errore per farle più morbide è quelle di mettere più lievito, ho trovato ricette che avevano 30 grammi su mezzo kg, quindi sicuramente al primo morso sentirete quel sapore, come ogni lievitato deve avere il suo tempo quindi  cresceranno con meno lievito in più tempo ma sicuramente più buone, a me servivano per la merenda del pomeriggio, quindi ho impastato al mattino facendo i vari passaggi ho incominciato a friggere alle quattro, sono state divorate tutte e qualcuno è riuscito a mangiarsene cinque senza subire danni, il qualcuno in questione è mio marito che è un graffa dipendente, l'ultima, quella della prova morbidezza fatta al mattino seguente, ovviamente l'ha mangiata lui!

INGREDIENTI

500 gr di farina 00
200 gr di patate
200 gr di latte
2 uova intere
50 gr di burro morbido
40 gr di zucchero semolato
15 gr di miele
12,5 gr di lievito di birra fresco
10 gr di sale
la zeste di un  arancia
la zeste di un limone
20 ml di limoncello

q.b olio di semi per friggere
q.b zucchero semolato

PROCEDIMENTO

In una boule mettere il latte tiepido, il miele, il lievito e 200 gr di farina, mescolare e lasciare riposare coperto con pellicola  per un' ora, nel frattempo lessare la patata, dopo schiacciarle e aggiungere le zeste di agrumi, fate raffreddare.  Dopo un ora prendere la boule e uniamo poco alla volta il resto degli ingredienti, prima le uova una alla volta, poi lo zucchero con un poco della farina rimasta, poi aggiungete il liquore il resto della farina, il sale ed infine il burro morbido, lavoriamo il composto per una quindicina di minuti, deve risultare morbido ed elastico, ovviamente con la farina regolatevi in base anche all'assorbimento della patata, lasciate lievitare nella boule per un ora poi fate un paio di pieghe a tre o comunemente dette a portafoglio e lasciate lievitare di nuovo, fino al raddoppio. Fatto questo dividete impasto in pezzetti da 60/80, fate con ognuna dei movimenti circolatori formando una pallina e poi con un dito forate il centro facendo roteare un pochino sul dito, come un anello. Rimettete a lievitare su una teglia coperta di carta forno, per un altra ora circa. Riscaldate l'olio abbondante e nel frattempo tagliate la carta intorno alle graffe in modo tale da non toccarle con le mani ma friggerle direttamente con la carta per evitare che si sgonfino. Prendere una o due alla volta dipende dal pentolino che avete a disposizione e abbassatele nell'olio con la parte della carta sopra, appena si gonfia girare e prelevare con attenzione la carta, portare a doratura entrambi i lati, colarli su carta forno e poi subito nello zucchero. Mettete poco zucchero alla volta rischiate di farlo inumidire troppo e non attaccherà sulle successive graffe.  Queste graffe vanno servite calde, però sono riuscita a nasconderne una il giorno dopo era ancora morbida, ovviamente non morbidissima come appena fatta.


Alla prossima versione

1 commento:

  1. Madò! Le ricette di Anna sono sempre garantite e anche questa entra nel quadernone di quelle da fare!!! Grazie mille Anna!

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