venerdì 19 dicembre 2014

marmorkuchen, torta marmorizzata tedesca



Avete mai assagiato una torta o un alto piatto che vi sia piaciuto così tanto da essere ossessionati dal trovarne la ricetta? Ecco a me è successo! Che la mia mamma non sia amante della cucina non è un segreto, quindi immaginate i nostri dolci quali potevano essere: il preparato per torte o dei piccoli plumcake che comprava al supermercato. La cosa bella di queste tortine è che la mollica era compatta, e quindi non sbriciolosa; ho inseguito la ricetta per anni, ma nessuna mi soddisfaceva. In una mia escursione al centro commerciale ritrovo la stessa tortina  e leggo  che viene prodotta in Germania, quindi il campo si incominciava a stringere, con un' amica palermitana del gruppo "apprendisti pasticcioni" ne abbiamo parlato perché mentre io ho provato quella industriale lei invece, in un suo viaggio, ha assaggiato quella casalinga, quindi si è  attivato un motore di ricerche nel gruppo che ci ha riportato, grazie Luigi, uno dei capi pasticcioni, alla ricetta originale del marmorkuchen, scherzosamente detto marmokkien. Il marmorkuchen non è altro che il papà della nostra torta marmorizzata, ma diecimila volte più buona. Quindi mi capirete che prima di farlo mi sono procurata il burro adatto, si perché la differenza si sente, ( lo trovate nei centri commerciali ma soprattutto nei discount), quindi di facile reperibilità. Nel gruppo c'è chi l'ha fatto nello stampo da plumcake come me, ma anche chi l' ha cotto nello stampo da ciambella, ovvio che rispettando la ricetta e cambiando lo stampo i risultato finale non cambia. Se le macchie poi non vi piacciono potete farlo o tutto bianco sostituendo il peso del cacao con la farina, o tutto scuro unendo il composto al cacao nell'intero impasto. Il prossimo che farò oserò con la glassatura, ovviamente vi terrò aggiornati.



INGREDIENTI per stampo da 2litri

200 gr di burro bavarese
200 gr di uova (4 uova medie)
225 gr di farina debole (00)
200 gr di zucchero semolato
15 zucchero vanigliato (15 zucchero semolato + bacca vaniglia o estratto)
8 gr di lievito in polvere per dolce 
1 pizzico di sale

30 gr di cacao amaro 
15 gr zucchero semolato
3 cucchiai di latte caldo




PROCEDIMENTO

Montare il burro morbido con lo zucchero, e lo zucchero vanigliato ed il sale. Aggiungere le uova una per volta aspettando l'assorbimento della precedente; setacciate la farina con il lievito ed aggiungete poco alla volta alla massa montata. Mischiate in un'altra boule il cacao con lo zucchero ed il latte caldo fino ad ottenere una crema senza grumi. Dividere impasto in due parti,in una aggiungere il cacao. Imburrate ed infarinate uno stampo (capienza 2litri,  stampo da plumcake da 27 oppure ciambella da 24), versate alternando un cucchiaio di ogni composto, con uno stecchino o la spatola mischiare leggermente il composto. Cuocere in forno preriscaldato a 160 gradi per 75 minuti ( a me sono bastati 50). fate sempre prova stecchino, per verificare effettiva cottura, una volta cotto aspettate una decina di minuti prima di sfornare dallo stampo. Il risultato ottimale è cuocerlo il giorno prima di servirlo, ancora più buono, io l'ho preparato la sera e servito per la colazione, la merenda, e lo spuntino del giorno dopo. Non so in quanto tempo si conservi, è sparito prima che potessi saperlo.







Alla prossima versione

giovedì 18 dicembre 2014

pizza al piatto con biga ed autolisi dei pasticcioni





Almeno una volta a settimana in casa mia c'è la serata pizza, in teglia, bassa e croccante, alta e morbida, al piatto, importante che sia pizzaaaaaa. Provate le ricette soft, mi sono imbattuta nella pizza dell'amicizia, quella di amici virtuali che hanno in comune la grande passione per la cucina, i  "pasticcioni" hanno creato questa pizza ( qui troverete la loro versione), che poi è stata rifatta anche da Monica ( qui troverete la sua versione, cotta con il fornetto per le pizze),  unendo varie tecniche e allora mi sono detta:" Visto che sono una gran pasticciona posso provarci anch'io". Le  parti più facili sono l' autolisi e la biga, il brutto almeno per me è stato far incordare i due impasti, ma con un pochino di pazienza  l'impasto si è incordato, ho pirlato i panetti e messi a lievitare.  Non ho il forno a legna, e nemmeno il fornetto adatto per la pizza che dicono sia spettacolare, e quindi per avere un buon prodotto, basta preparare il forno elettrico, procuratevi una pietra refrattaria o una mattonella in gres porcellanato della misura del' interno  vostro forno,( in mancanza una teglia antiaderente capovolta) e un'ora prima di cuocere le vostre pizze, accendete il forno alla massima potenza, e ponete la pietra/ mattonella nella parte alta del forno, in modo da lasciare lo spazio tra a resistenza superiore per la pizza, io l'ho messa nella seconda fessura partendo dall'alto. Una volta stesa la pizza vi consiglio di condirla direttamente su un pala, se siete sprovvisti potete costruirvene una come ho fatto io, sarà più facile infornare visto che la pietra/mattonella/teglia non dovranno essere smosse dal formo.  Seguendo queste semplici regole ho ottenuto un ottimo prodotto, ovviamente simile visto la mancanza del forno a legna. Di solito non le condisco con il sugo crudo, visto che devono cuocere poco, preferisco anticipatamente cuocerlo e poi farlo raffreddare, vi consiglio di prepararvi tutti gli ingredienti del condimento, accanto alla postazione dove stenderete la pizza, una l'ho preparata con solo provola, un' altra con mozzarella, la terza ho alternato filetti di provola e scaglie di parmigiano (questa è la mia preferita), e l'ultima solo con il pomodoro e il parmigiano, ma questa volta grattuggiato. La mozzarella vi consiglio di comprarla il giorno prima, privarla del suo liquido di governo, e lasciarla gocciolare in un colino, per evitare che rilasci troppa acqua in cottura. Inutile dilungarmi ancora, la pizza è stata ottima, apprezzata da tutti in famiglia pure dal palato più esigente




INGREDIENTI

autolisi
200 gr di farina 0
200 ml di acqua

biga
300 gr di farina 0
2 gr di lievito di birra fresco
132 ml di acqua

impasto finale
autolisi + biga
1 tuorlo
10 gr di sale
3 cucchiai di olio extravergine d'oliva
( mia aggiunta 3 gr di lievito di birra fresco, visto che l'ho fatta d'inverno)

farcitura
750 ml  di passata di pomodoro
200 gr di mozzarella del giorno prima
100 gr di provola affumicata del giorno prima
scaglie di parmigiano reggiano
q.b di basilico
q.b di olio extravergine d'oliva


PROCEDIMENTO

48 ore prima preparate un'autolisi mischiando in una boule la farina e l'acqua coprite con la pellicola e lasciate nella parte più bassa del frigo.


24 ore dopo preparate la biga, sciogliete il lievito nell'acqua e unite la farina, non preoccupatevi se vi sembra compatto e poco idratato, coprite con pellicola e ponete in frigo per 12 ore.

12 ore dopo nella boule dell'autolisi spezzettate la biga e incominciate ad impastare, sciogliete in pochissima acqua circa un cucchiaino il lievito, in estate questa parte potete ometterla.Usate gli impasti freddi di frigo, per evitare di surriscaldarli, quando l'impasto è ben incordato aggiungere poco alla volta il tuorlo leggermente sbattuto. Una volta che tutto l'uovo è stato assorbito unite il sale ed infine l'olio. quando è tutto ben incorporato, lasciate puntare all' aria per 15 minuti, dopo il riposo date delle pieghe del secondo tipo o comunemente dette a tre, ripetete l'operazione per altre due volte. Successivamente dividete in quattro pezzi, ognuno avrà il peso di circa 210 gr, pirlate e poneteli in un contenitore unto leggermente d'olio, ( io per evitare danni, li ho messi ognuno in un contenitore). Lasciate a temperatura ambiente per un'ora e poi riponete in frigo da 5 al massimo 9 ore, un'ora prima di infornare lasciateli lievitare a temperatura ambiente, e nel frattempo riscaldate il forno alla massima temperatura con la pietra refrattaria, che posizionerete sulla griglia nella seconda scalanatura del forno partendo dall'alto. Infarinate bene il tavolo di lavoro, prelevate un panetto e adagiatelo sulla farina in entrambi i lati, con dei movimenti circolari allargate la pizza, stendendo la pasta dal centro verso i bordi, passate la base su una pala infarinata leggermente con la semola e condite come più vi piace, (la passata di pomodoro la faccio cuocere una decina di minuti, e poi la uso quando è ben raffreddata) versare un paio di mestoli al centro e con dei movimenti circolari arrivare quasi al bordo, salare leggermente, mettere la mozzarella o la provola, un filo d'olio e poi farla scivolare sulla refrattaria, cuocere al massimo della temperatura per 7 minuti. Servite calda




Alla prossima versione

venerdì 12 dicembre 2014

corona di pan brioche salata, un centrotavola per le feste











Per una cena informale, di quelle tra amici o ancora meglio in famiglia, dove non si guarda all'apparenza, ma alla sostanza, presentarsi in tavola con un centrotavola commestibile, sicuramente sarà d'effetto. Per la "pizzata"  che sarebbe la serata della pizza (l'accademia della crusca mi bacchetterà per il termine poco consono,  ma molto in voga tra i giovani) ho preparato questa corona con il metodo dei flauti, al centro  del tavolo, c'era lei,  che ha intrattenuto gli ospiti durante la cottura delle pizze. Avete mai mangiato una nuvola??? Ecco l'impasto di questa pasta brioche si avvicina, morbidissimo e ovviamente buonissimo, inutile dirvi che il ripieno è del tutto soggettivo, avrei voluto condirla con salsiccia e friarielli ma alcuni commensali non amano questo tipo di verdure e quindi mi sono mantenuta sul classico. Durante la preparazione mi è avanzata della pasta con cui ho fatto due panini piccoli, che ho dato alle bimbe, ma con mio dispiacere quando me ne hanno chiesto ancora ho detto loro che erano finiti ed ho promesso che li avrei rifatti solo per loro.




INGREDIENTI

500 gr di farina 0
250 gr di latte tiepido
50 ml di  olio extravergine
10 gr di  sale
5 ml di miele
1 uovo grande
8 gr di lievito di birra fresco


200 gr di mozzarella del giorno prima sgocciolata
200 gr di prosciutto cotto
7 cucchiai di sugo di pomodoro

q.b di semi di sesamo
q.b di semi di papavero
q.b latte per spennellare




PROCEDIMENTO



In una buole sciogliete il lievito nel latte insieme al miele, unite una parte della farina ed incominciate a impastare, unite l'uovo e quando è assorbito unite altra farina, poi l'olio e alla fine il resto della farina ed il sale. L'impasto deve risultare morbido ed elastico, coprite la boule con pellicola trasparente e lasciate lievitare fino al raddoppio. Stendere un rettangolo e porre su  due terzi il ripieno, prima il sugo, poi la mozzarella ed il prosciutto, l'altra parte incidetela facendo vari tagli come per i flauti, piegare la prima parte verso il centro e poi con attenzione ripiegate le strisce anch'esse verso il centro, oppure potete ricoprire tutta la superficie con il ripieno e arrotolare semplicemente in tre. Chiudere assieme le due estremità, formando un' unica ciambella e ponete su una teglia o imburrata ed infarinata o ricoperta con carta forno, aspettate di nuovo il raddoppio ( in estate 1 ora in inverno un pochino in più) e poi pennellate con il latte e cospargete di semi, cuocete in forno preriscaldato a 180 gradi per circa 30 minuti, fate intiepidire e servite. In caso doveste fare le monoporzioni per quelle da 50gr cuocete sempre a 180 gradi, per 18 minuti, quando sformate ponete sulla gratella e coprite con un telo.





Alla prossima versione


giovedì 11 dicembre 2014

taralli dolci, biscotti campani





Ogni famiglia napoletana ha la sua ricetta dei biscotti , di solito venivano fatti durante le feste quando rimaneva un po di frolla delle pastiere, infatti uno degli ingredienti base e non sostituibile è la sugna ( provato col burro ma non son la stessa cosa). ( ho confrontato con altre ricette e sono tutte simili) Come mi è stato raccontato la colazione come la facciamo noi, loro i nonni, se la sognavano, di solito era pane raffermo inzuppato nel latte, oppure il resto della cena del giorno prima. Con il tempo pero questi biscotti hanno preso il posto che gli si addiceva erano preparati per la colazione, e venivano conservati in scatole di latta come reliquie, chiusi a chiave negli armadi, da piccola ho avuto la possibiità di assaggiarli, ma il consumismo ha preso il loro posto, quindi quando ho trovato una  vecchia ricetta, ho voluto replicarla, prima tradurla, perchè in dialetto e poi riportare le dosi in pesi.come dicevo sopra ho provato cambiando lo strutto con il burro ma la differenza si sente, perdono il loro sapore rustico, solo che veniva usato un lievito particolare un mix di ammoniaca e bicarbonato (credo)  e quindi qui ho fatto a modo mio.  Per la conservazione vi consiglio di usare una scatola che si chiuda perfettamente e di usare un tovaglio di carta in modo che assorbi l'umidità. Li ho fatti da 50 gr circa, perché li ricordo grandi, uno bastava,  inutile dirvi che erano buoni che sono piaciuti a tutti anche alle bimbe ma soprattutto a Giulia che è la food/snob della famiglia.






INGREDIENTI

mezzo pacco di farina = 500  gr di farina 00
un quarto  di zucchero =250 gr di zucchero semolato 
tre cucchiai di nzogna  =100 gr di strutto
 2 ova                            = 2 uova grandi
un limone grattuggiato = zeste di un limone
1 tazzina di liquore       = 50 ml di limoncello
latte                               = 50 ml di latte
1 bustina (?)                   = 2 cucchiaini di lievito per dolci

latte o tuorlo per spennellare
q.b di zucchero semolato



PROCEDIMENTO

In una boule mettete la farina, lo zucchero, la zeste ed il lievito, al centro versate le uova, la sugna e iniziate a lavorare, unite poi il liquore ed il latte;  la frolla deve risultare non appiccicosa, ma nemmeno troppo dura, avvolgete in pellicola e fate riposare in frigo almeno un' ora. Dopo il riposo prelevate dei pezzi da 50 gr circa, e fate dei cilindri lunghi circa 13/14 centimetri, chiudete poi dando la forma di un cerchio, poneteli in una teglia rivestita da carta forno, mantenendo distanziati tra loro i biscotti. Spennellate con il latte o con il tuorlo e cospargete con lo zucchero, Cuocete per 20 minuti a 180 gradi, fate raffreddare su gratella, si conservano per tre/ quattro giorni in una scatola di latta.



p.s la ricetta non è della mia nonna, ma nella foto c'è il suo cucchiaio con il quale ha svezzato il figlio (mio suocero), passato poi al figlio (mio marito) ed infine alle mie bimbe

mercoledì 26 novembre 2014

madeira nut cake, fior di nocciola






In questo mese arriva il compleanno di mio suocero, un esperto in cucina di cibi a base di pesce, ma in fatto di dolci il campo si restringe a due o tre, in primis il babà. Quindi, come potrete capire, ogni volta che a tavola si presenta una nuova"cake", soprattutto quelle americane, c'è sempre un brontolone che dice la sua. L'ultima è stata per la raimbow cake, mi ha lanciato una sfida con una semplice parola: "Ma è possibile avere una torta semplice di quelle che si facevano una volta alla nocciola?" Ci avevo pensato a fare il classico pan di spagna con la crema diplomatica e le nocciole, ma proprio per mostrargli che nuovo non significa brutto, come base ho usato la ricetta della madeira cake, unendo solo della granella di nocciole e del rhum; mi piace perché rimane umida, compatta e non necessita di bagna.Usando questo tipo di torte le basi le cuocio sempre in due volte, non si rischia che la cottura prolungata le secchi e per la farcitura ho giocato con un'alternanza di sapori tra la crema diplomatica (crema pasticcera e panna) e la crema pasticcera alle nocciole. Non mi crederete ma è di una facilità assoluta, una delle basi l'ha preparata mio marito, che con la cucina non ha un buon feeling; l'unico inconveniente è quando si devono decorare i bordi con le nocciole, un pasticcio: vi consiglio di usare una leccarda da forno come piano e di farvi aiutare ad inclinare la torta mentre cospargete la granella, in modo tale che possiate raccogliere e riutilizzare quella che cade perchè in eccesso. 

Il risultato? Un fior di nocciola, un tripudio di sapori, il nonno "brontolone per dolci" è rimasto senza parole. Ah, ancora gli devo dire che la base era una torta inglese. Facciamo che resta un segreto fra me e voi.



INGREDIENTI x una teglia da 24 cm

                                                                                               ingredienti per 1 base
400 gr di farina 00                                                             200 gr di farina 00 
350 gr di zucchero semolato                                              175 gr di zucchero 
350 gr di burro morbido                                                    175 gr di burro
100 gr di granella di nocciole                                            50 gr di granella di nocciole
300 gr  di uova (6medie)                                                3 uova
4 cucchiai di latte                                                             2 cucchiai di latte
6 cucchiai di rhum   scuro                                               3 cucchiai di rhum scuro
16 gr di lievito in polvere per dolci( 1 sacchetto)               8 gr di lievito per dolci


Crema diplomatica
crema pasticcera alle nocciole
500 ml di latte
125 gr di zucchero semolato
80 gr di farina 00
1 cucchiaino di estratto vaniglia
4 tuorli
100 gr di pasta di nocciole
3 fette di bucce di un limone

400 gr di panna da montare
200 gr di granella di nocciole
q.b di nocciole intere per decorare



PROCEDIMENTO


Montate il burro con lo zucchero, separatamente in un altra ciotola montate leggermente con una forchetta le uova con il latte,  in un altra ciotola ancora setacciate la farina ed il lievito, a questo punto, versate nel composto burro/uova alternando un poco di uova e un pò di farina fino ad esaurimento ingredienti; alla fine unite le nocciole a granella che avrete leggermente frullato con il rum. Versate l'impasto che deve risultare compatto in una teglia imburrata ed infarinata e cuocete a 160 gradi per circa un'ora. Per questo tipo di torte vi consiglio di dividere l'impasto in due e cuocere in due teglie, quindi i tempi si dimezzano a 30 minuti per base ( mentre una base cuoce, preparo l'altra). Fate raffreddare 5 minuti in teglia e poi su una gratella. 

Riscaldate il latte con la bacca e le bucce del limone, nel frattempo mescolate i tuorli con lo zucchero e la farina, quando avete amalgamato il tutto versate poco alla volta il latte, poi rimettete a cuocere a fuoco basso, fino a ad addensarla. Quando si è raffreddata unite l'estratto di nocciola.

Montate la panna.







Assemblaggio
-livellate le due basi ( vi consiglio di prepararle il giorno prima, e di avvolgerle in pellicola), togliete la piccola  cupola che si è creata in cottura, tagliate i dischi in due ottenendone  quindi 4.
-Prelevate un pò di crema pasticcera, circa due  mestoli e mettetela da parte
-Per la diplomatica unite il restante crema con la panna montata, facendo attenzione a non smontarla, unite  prima un pò di panna nella crema e quando avete inglobato il tutto, versate nella ciotola della panna e  mescolate con una spatola, facendo movimenti dall'alto verso il basso.
-Dalla prima base prendete il primo disco e ponetelo su un sottotorta e versate sopra uno strato di  diplomatica, chiudete con l' altro (quello a cui  avete tolto la cupola) e versate uno strato di  crema            pasticciera alle nocciole, ma non usatela tutta, con quello che rimane unitelo alla diplomatica.
-Prendete ora la seconda base e usate prima il disco a cui avete tolto la cupola, e sistematelo sullo strato di  crema pasticciera, versate ora la crema diplomatica e chiudete con ultimo disco.
-Mettete in frigo/frezzer per una mezz'ora
-Ricoprite la torta con la crema diplomatica, facendo uno strato sottile sui bordi.
-Per ricoprire i bordi con la granella, con una mano inclinate leggermente la torta e con l'altra versate la  granella, (questa è la parte più pasticciona) 
-Per il decoro centrale prendete un coppa/biscotti e ponetelo al centro della torta versate la granella e poi      sollevate delicatamente lo stato. 
-Mettete nella sac à poche della crema e fate qualche ghirigoro, e decorate con le nocciole.



p.s la pasta nocciole l'ho presa da un fornitore di articoli da pasticceria, ma potete farla semplicemente frullando le nocciole prive della pellicina.
p.s la crema diplomatica è l'unione della crema pasticcera con la panna, mentre la chantilly è panna zuccherata


Alla prossima versione









giovedì 20 novembre 2014

torta alla ricotta e Nutella,




Molto spesso siamo talmente presi dalle nostre faccende che dimentichiamo le cose belle che abbiamo intorno, rileghiamo le feste ai compleanni o al massimo agli anniversari. Ieri guardavo le mie bimbe giocare e le loro risate hanno riempito il mio cuore, riflettevo su quanto mi fosse stato concesso e di come grazie a Dio avere una famiglia sia la cosa più bella del mondo, di come una frase, una carezza, uno sguardo possano cambiare molte situazioni. Non so nel mondo oggi che festa sia , quale evento particolare si festeggi e nemmeno lo cercherò, per me oggi, giorno qualunque, è la festa della mia famiglia. Marito e due figlie dolcissime, ho cercato un ingrediente che unisse i gusti di noi quattro e la scelata è stata la Nutella, tanto amata/odiata/snobbata,  per la base invece ho optato per un qualcosa di più leggero e sano, ho fatto una sorta di quattro quarti, sostituendo alla parte grassa del burro, la ricotta e quindi ho abbondato anzi sovrabbondato con la crema. Il mio vasetto era da 825 grammi,  ho usato più della metà, quindi per questa dose regolatevi voi, partiamo da una base di 400 grammi, ed in base alla vostra golosità aumentate o diminuite la dose. Inutile dirvi la fine e la durata che ha fatto la mia torta, non ha visto la luce di un nuovo giorno. 



INGREDIENTI  per una teglia 24x24

200 gr di uova (4 uova medie)
200 gr di farina 00
200 gr di zucchero semolato
250 gr di ricotta di latte di mucca
1 cucchiaino di estratto vaniglia
16 gr di lievito in polvere per dolci (1 bustina)

q.b di zucchero a velo
1 vasetto di Nutella da 400 gr



PROCEDIMENTO


In una boule montate le uova con lo zucchero, aggiungetela ricotta e la vaniglia, setacciate la farina ed il lievito ed incorporate poco alla volta al composto. Versare in una teglia imburrata ed infarinata e cuocere in forno preriscaldato a 180/170 gradi per 30 minuti, fate sempre la prova stecchino, che deve risultare asciutto.Fate raffreddare su gratella, tagliate prima la cupoletta che si  è creata, pareggiando l'altezza, poi tagliate a metà, cospargete uno strato di nutella sulla base, coprite con l'altro strato e di nuova altra nutella, con un coltello affilato, pareggiate i bordi in modo tale da eliminare la parte più cotta,  la  cupola tagliatela a quadrotti e sistematela sul dolce, prima di servire spolverizzate con zucchero a velo.

Alla prossima versione


 p.s. etichetta personalizzata fatta sul sito della Nutella

mercoledì 29 ottobre 2014

brownies chocolate vegan, la rivincita dei dolci senza uova/latte e burro






A volte prendere un caffè con un'amica diventa la cosa più difficile del mondo, soprattutto quando l'amica in questione è vegana. Ho preparato altri dolci senza uova o latte o burro, ma mai che mancassero tutti e tre dalla stessa ricetta, quindi ero molto scettica, Ho trovato la ricetta su un blog americano (chi meglio di loro ), ho scoperto che come tante altre meraviglie il brownies è nato per errore, il pasticcere dimenticò di mettere il lievito e se ne accorse solo in cottura, ma quando lo assaggiò  sentì che era buono e visto che ormai non era più il dolce che doveva presentare lo chiamò semplicemente brownie (marrone) per il suo colore.  Mi sono ricreduta, i miei timori erano solo piccoli pregiudizi, ( detto da un'onnivora, amante del burro), buono e cioccolattoso al punto giusto. Alla mia amica ovviamente è piaciuto tanto, ed anche alle mie bimbe, quindi il giorno dopo ho dovuto rifarlo, si mantiene in frigo per due/tre giorni chiuso in un contenitore (sempre che non lo spazzoliate prima).   Nella ricetta originale come detto prima non c'è il lievito, ma nelle versioni moderne c'è un cucchiaino di bicarbonato o di lievito per dolci, e ho aggiunto il cioccolato fondente, Esistono molte varianti di ripieno, (frutta secca, gocce di cioccolato, lamponi essiccati), potete a gusto togliere un pò del latte ed aggiungere la stessa quantità in caffè o liquore, ho fatto la versione al caffé (mettendo 200ml latte e 50ml di caffè) buona lo stesso. Ho usato come unità di misura proprio i cup che vengono direttamente da un negozio di Seattle, ma ho pesato gli ingredienti per agevolarvi in caso foste sprovvisti.



INGREDIENTI  x una teglia da 24x24 ( 16 brownies)

1 e 1/2 cup di farina 00                              ( 209 gr)
1 cup di zucchero di canna                        ( 204 gr)
1/2 cup di cacao amaro                             ( 40 gr)
1 cup di latte di soia                                  ( 250 ml)
1/3  di cup di olio di semi di girasole       ( 80 ml)
1 tsp di lievito in polvere per dolci            ( 1 cucchiaino )
100 gr di cioccolato fondente
1 tsp estratto vaniglia                              (1 cucchiaino )


q.b di zucchero a velo



PROCEDIMENTO

In una boule mettete la farina, il cacao, lo zucchero ed il lievito, amalgamare per bene. Nel frattempo sminuzzate il cioccolato fondente e scioglietelo nel latte, che avrete riscaldato.  Versate il cioccolato intiepitido e iniziate a mescolare, unite poi la vaniglia e l'olio, mescolate velocemente e versate il composto in una teglia rivestita da carta forno ( vi consiglio di usarla altrimenti dopo farete fatica ad estrarla). Cuocete in forno preriscaldato a 180 gradi per 25 minuti, fate la prova stecchino, deve risultare leggermente unto e non asciutto. Fate raffreddare e ponete in frigo per un paio d'ore. Dopo toglietelo dalla teglia e con un coltello affilato, togliete i bordi esterni e poi tagliate in quadrotti, per facilitarvi dovreste fare tre tagli latitudinali e altri tre longitudinali: in totale saranno 16 quadrotti. Spolverizzate con abbondante zucchero a velo.


Alla prossima versione



sabato 18 ottobre 2014

torta al cioccolato con glassa fondente





Non c'è rosa senza spine

Come diceva una grande donna, se un piatto non viene bene non giustificare l' errore anzi rendilo un pregio. E quello che ho fatto in questo caso e non solo. Ho progettato e studiato questa torta da tempo, l' avevo conservata per un' occasione speciale, per il mio 3... esimo compleanno. Non avevo fatto i conti con alcuni eventi,  la stanchezza delle notti insonne, la piccola che ti sveglia in continuazione e non perché stia male, ma solo perché crede che sia già il momento di svegliarsi. Ecco provate a non dormire così per qualche settimana,  poi mi dite. Alle sei del mattino dopo un' ennesima notte bianca, scendo in cucina e decido di preparare la base, solo un piccolo inconveniente mi sfugge: prendo teglia sbagliata, cuocio e  mi accorgo solo dopo che la teglia che avevo usata era leggermente svasata creando così differenza tra le due basi; visto la mancanza di tempo per rifare il tutto vado avanti. Preparo glassa, metto una parte in freezer per rassodare , sovrappongo le basi e con un coltello pareggio i bordi. Sistemo una base su alzatina forata, glasso, poi sovrappongo altra base, strato leggero di gelatina e glasso, ma ahimè la ``cellulite`` ai bordi nonostante la gelatina si era formata lo stesso; il mio pareggiare i bordi aveva creato imperfezioni, stavo per mollare tutto ma poi illuminazione con un cucchiaino ho creato dei punzoni su tutti i bordi, ma dava lo stesso impressione di un errore quindi ho ``spinato`` il resto della torta, messo  in frigo, poco prima di servire ho messo topper che avevo preparato in precedenza. Tre rose che rappresentano me e le mie bimbe: sono una romanticona. Vi dico solo questo si impara dagli errori, ma ad essi su può sicuramente rimediare, per questo ho condiviso, se vi capita una pasticcionata del genere adesso saprete cosa fare.



INGREDIENTI  per una teglia da 24 cm

324 gr di burro  morbido
324 di zucchero semolato bianco
6 uova
216 gr di farina 00
200 gr di cioccolato fondente
2 cucchiai di zeste di arancia
2 cucchiai di liquore all' arancia o succo
16 gr di  lievito in polvere per dolci (1 sccchetto)

q.b marmellata di arance

glassa
500 gr di cioccolato fondente
400 ml di panna fresca

fiori pdz per decorazione


PROCEDIMENTO

In una boule montate il burro con lo zucchero, nel frattempo sciogliete il cioccolato a bagnomaria. Quando il composto di burro è ben amalgamato unite le uova una alla volta, unite una parte della farina che avrete precedentemente setacciato con il lievito, poi incorporate il cioccolato fuso che ormai si sarà intiepidito ed alla fine unite il resto della farina. Versare il composto nella teglia imburrata ed infarinata e cuocere in forno preriscaldato a 180 gradi per 40 minuti circa, fate sempre la prova stecchino. Se volete fare come me, dividete ingredienti in due, così mentre cuocete una base ne preparate un' altra, i tempi di cottura ovviamente cambiano, cuocerete sempre a 180 gradi ma per 20/25 minuti . Fate raffreddare un 5 minuti in teglia e poi su una gratella. 

Preparate la glassa  riscaldando la panna che verserete sul cioccolato tritato finemente. Prelevate dal composto tre mestoli grandi per intenderci quelli per il sugo, metteteli in una boule e poneteli una decina di minuti in freezer. 

Prendete le due basi o tagliate in due la torta e versate al centro la glassa che avevate in freezer, ponete sopra l'altro disco e ricoprite con un velo di marmellata, ponete in frigo per una mezz'oretta. Se l'altra glassa si è leggermente indurita, mettetela in un tegame con acqua calda, creando una sorta di bagnomaria, ma senza il fornello; mescolate delicatamente con una spatola per non incorporare troppa aria per evitare le fastidiosissime bolle. Prendete la torta dal frigo ponetela su una gratella e colate sopra la glassa, facendo attenzione a coprire tutti i lati, vi consiglio di utilizzare sotto la gratella un vassoio o teglia più grande in modo tale che possiate raccogliere il cioccolato in eccesso. Se vi è andata bene avete la vostra torta bella glassata, se invece avete pasticciato un pò rimediate "spinandola" creando effetto spinato con il dorso del cucchiaino, riponete la torta in frigo, prima di servirla decorate con i fiori in pdz.



Alla prossima versione

P.s  per il compleanno precedente a questo, sono stata ospite nel blog   apprendistipasticcioni  con questa torta roses hope cake visto che partecipavo all'evento della campagna di sensibilizzazione del tumore al seno della Lilt.




venerdì 17 ottobre 2014

paninetti da buffet (bacetti napoletani)




Spesso per le feste, soprattutto quelle di bimbi accompagnati, non sai mai cosa preparare, quindi per non ripetersi, spesso si usano i panini da condire, con il rischio che per strada qualcuno si perda il ripieno. Questa volta ho incorporato il ripieno, evitando il lavoro di riempirli dopo. La forma è quella classica del paninetto tondo, ma ovviamente si può dare spazio all'immaginazione; anche il peso è a discrezione, per un finger food consiglio di farli piccoli al max 16 gr, questi sono da 30 gr, ma potete benissimo raddoppiare le dosi formando un vero è proprio panino. Non vi nascondo che di solito per le varie esigenze li faccio di varie misure e poi li congelo, quindi piccoli per feste, aperitivi,  mentre grandi li uso per il pranzo ultra veloce di chi non puoi neanche rientrare a casa che subito devi riuscire.




INGREDIENTI x circa 1kg di impasto

600 gr di farina 0
200 ml di latte
100 ml di acqua
60 ml di olio extravergine i oliva
10 gr di sale
10 gr di lievito di birra fresco
1 cucchiaino di pepe

200 gr circa di pancetta dolce a cubetti sminuzzata
50 gr di parmigiano grattugiato

q.b latte per spennellare

PROCEDIMENTO


In una boule sciogliete il lievito nel mix di acqua e latte, unite una buona parte della farina, unite l'olio il resto della farine e alla fine il sale ed il pepe. Lavorate l'impasto che dovrà risultare morbido e non appiccicoso, quindi regolatevi con l' assorbimento della vostra farina, coprite e lasciate lievitare fino al raddoppio. Nel frattempo sminuzzate la pancetta, e unitela all'impasto raddoppiato con il parmigiano,  prelevate dei pezzi del peso che preferite, questi sono da 30 gr, e schiacciateli leggermente con le mani, ripiegando al centro i lati dell'impasto, poi rigirate e con la chiusura verso il piano di lavoro fate dei movimenti circolari con la mano, dando la forma di una pallina, sistemate su carta forno e lasciate lievitare ancora. Dopo il riposo vaporizzate o spolverizzate con del latte e cuocete a 180 gradi per circa 12/15 minuti, fate raffreddare su gratella, una volta freddi si possono anche congelare.

Alla prossima versione







giovedì 16 ottobre 2014

Ciabattine semi integrali





Credo che l'abbiate capito che sono una "carboidrato dipendente", vuoi per tradizione, vuoi per golosità, sulla mia tavola non può mancare il pane, e se non c'è il pane è solo per un motivo: c'è la pizza. Amo il  pane in tutte le sue forme, ovviamente fatto bene. Per la cena di questa sera ho preparato queste mini ciabatte, ma ho usato una parte di farina integrale per renderle più rustiche, ho preferito farne mono porzioni per ovvi motivi," l'avrei mangiata tutta",  quindi una parte appena raffreddata va subito nel freezer per evitare distrazioni. La cosa bella di questo tipo di pane è che, per la sua alta idratazione, allungando di soli 5 minuti la cottura nel forno si ottengono due prodotti: uno morbido e l'altro croccante. Preferisco la seconda versione, e vi garantisco che se lo conservate in modo adeguato, mantiene la croccantezza. 



INGREDIENTI  x 8 ciabatte

200 gr di farina integrale
300 gr di farina 0
6 gr di lievito di birra fresco
350 ml di acqua
30 ml di olio extravergine d'oliva
10 gr di sale
5 ml di miele



PROCEDIMENTO

In una boule sciogliete 2 gr di lievito con 150 gr di acqua e 150 gr di farina in questo modo formerete il poolisch, coprite e lasciate riposare per circa due ore. Dopo il riposo in un altra boule mettete il lievito, il miele, l'acqua, la farina, impastate ed unite l'olio ed il sale, unite poi all'impasto il poolisch, l'impasto deve risultare appiccicoso, quindi non pensate minimamente di aggiungere altra farina, oleate la boule che avete svuotato e poggiate l'impasto ottenuto, coprite e lasciate lievitare al raddoppio. Dopo il riposo, spolverate il piano d'appoggio con abbondante semola, con l'ausilio di un tarocco fate scivolare delicatamente l'impasto sopra, ora spolverate anche la parte superiore,. Questa è la parte più critica: sempre con l'aiuto del tarocco tagliate l'impasto, una striscia larga 4 dita e poi dividetela in due, poi delicatamente, spostatela sulla semola e girate sempre leggermente con il tarocco in modo tale che il lato che avrete tagliato vada sopra, sollevate delicatamente e ponete su una teglia rivestita con carta forno. Fate così fino a quando non avrete formato tutte le ciabatte. Coprite con un canovaccio pulito e lasciate riposare un' altra ora, mi raccomando non superate il tempo: rischiate che si sgonfi. Preriscaldate il forno a 200/220 gradi mettendo un pentolino vuoto all'interno e quando infornate versate del ghiaccio nel pentolino, cuocete  per 25 minuti. Se le volete più croccanti, dopo la cottura, lasciatele ancora 5 minuti nel forno spento, altrimenti passate direttamente al raffreddamento su gratella.







Alla prossima versione.

lunedì 6 ottobre 2014

Il castello delle Principesse, cronaca di un divertente capolavoro







Siete mai partiti con un' idea ed in corso d' opera tutto e' cambiato?  Ecco questo e' successo per questa torta. Da premettere che in questo caso le mani in pasta non le ho messe io, e' stato un lavoro a quattro mani anzi a sei, ha collaborato anche il papà. Le bimbe di mia cognata compiono gli anni a distanza di pochi giorni e quindi si e' deciso di preparare un' unica torta, soprattutto visto che il soggetto scelto era uguale per entrambe. Mia cognata non voleva il solito castello e quindi ha preparato uno schizzo, preso il materiale, e preparata la torta. Il progetto iniziale prevedeva una base in polistirolo che fungeva da vassoio rivestita di carta crespa, una torta quadrata ''dummy" cioè la finta torta rivestita in polostirolo, e la torta vera e propria sopra. Quindi tutto era pronto, quando nella preparazione della dummy nasce un intoppo... La pdz che avevamo non bastava, quindi le opzioni erano: aspettare il mattino seguente per prendere quello che mancava (ma era un rischio per il poco tempo a disposizione), riguardare il progetto iniziale e ribaltare tutto. Visto che la base quadrata era finta, che la copertura era immangiabile lo stesso, perché non rivestire anche essa con la carta crespa, creando così tutta una base rivestita? Questa volta tra il dire ed il fare lo spazio e' stato talmente poco, che in un attimo il lavoro di decorazione  si e' trasformato in bricolage. Alla fine è stato anche un modo per stare insieme, non vi dico le risate, le mani incollate, le bimbe che rubavano gli attrezzi e il pdz, usandolo come pongo. A lavoro ultimato poi, immaginate la scena: tavolo preparato, invitati nella stanza (ovviamente resa off limits alle festeggiate), si apre la porta, entrano queste principesse che alla visione della torta rimangono senza porole con lo sguardo misto tra stupore e felicità. E dopo le foto di rito, tutte hanno ricevuto una simpatica sorpresa: la coroncina usata come topper è stata regalata anche alle altre bambine, con la gioa di tutte loro, ma soprattutto la nostra.


INGREDIENTI


Torta  rainbow cake, cotta in stampo da 26 ( per averla pochino più bassa)

crema al burro: 250 burro, 125 zucchero a velo, 2 cucchiai di latte tiepido

1Kg di pasta di zucchero bianca
250 gr  di pasta di zucchero viola
Basi in polistirolo
Quadrata 65x65 alta 2cm
Quadrata 40x40 alta 10
Cilindri alti 20cm
Coni
1 vassoio sottotorta da 26 cm

1 rotolo di carta crespa bianca
1 rotolo di carta crespa viola
Colla, scotch
1 scatola di spille  a perline
Stuzzicadenti

1 coroncina



PROCEDIMENTO



Rivestite il vassoio di base con la carta crespa bianca, sigillando bene con lo scotch, poi allo stesso modo rivestite la base quadrata con la carta viola. Preparate le torri rivestendo i cilindri che sigillerete con due spille e fate lo stesso con i coni. Con gli stampini ad esplosione preparate i fiorellini creando il contrasto con il colore della base, e quindi usando uno spillo al centro come una corolla decorate le torri. Con della carta crespa sempre a contrasto con la base create due finestre ed il portoncino, con i fiorellini e le spille il contorno, per la parte centrale del portone basta fare un cilindro sottile che impunterete sempre con due spilli, ma questa volta di quelli classici senza le perline, e con dei fiorellini  puntate i manici delle porte. Le bandierine sono state stampate, ritagliate e attaccate con stuzzicadenti. Per le torri con uno stuzzicadenti assemblate il cilindro al cono, facendo capitare entrambe le giunture nella parte posteriore.

Rivestite la rainbow cake con la crema al burro ed una volta fredda rivestite con la pdz stesa ad uno spessore di 4mm, con un righello create l' impuntura di un cuscino ed ad ogni incrocio sistemate una perlina. Ponete la torta al centro della base, e circondate di perle (ognuna di 4gr), alternando ovviamente i colori.


Assemblaggio

Ponete la base quadrata sul vassoio centrandola, ai quattro spigoli  impuntate con lo stuzzicadenti le torri, con dei fiorellini create il vialetto. Ponete ora la torta al centro e poggiate la coroncina su alcune perle, con dei fiorellini fatti con la carta crespa preparate due piccoli bouquets che metterete al lato delle torri centrali. Preparate tutto e aspettate la reazione delle bimbe, soddisfazione allo stato puro.

p.s ovviamente al momento del taglio spostate la  torta su un alzatina, così non rischiate di rovinare la base in polisirolo




Alla prossima versione







venerdì 3 ottobre 2014

biscotti anicini per il caffè









Quando devo pasticciare spesso parto da una ricetta ben definita e prendo quindi gli ingredienti, questa volta invece è stato il contrario, sono partita da un ingrediente. Quando mio marito è incaricato della spesa torna sempre con qualcosa di nuovo, questa volta è tornato con un sacchettino di semini d'anice e da lì è iniziata la mia ricerca. Quella che più mi ha intrigato è stata la ricetta  degli anicini siciliani, biscotti senza grassi e quindi ho approfittato della festa dei nonni per rifarli. Si, perchè uno dei due, da buon napoletano, spesso il caffè lo prende corretto proprio con il liquore d'anice e quindi quale abbinamento migliore dei piccoli biscottini speziati? Da premettere che sono una purista del caffè, niente zucchero, niente correzioni nè con latte nè con altro, quindi il mio era naturale ed ho apprezzato ancora di più i biscottini.



INGREDIENTI per circa 40 biscotti

200 gr di farina 00
200 gr di zucchero
200n gr di uova, (4 uova piccole o 3 medie)
1 cucchiaio di liquore anice
1 cucchiaio di semi d'anice
2 cucchiaini di lievito in polvere per dolci


PROCEDIMENTO


In una boule versate le uova con lo zucchero ed i semi, mescolate bene e quando lo zucchero è assorbito aggiungere il liquore e la farina con il lievito. Il composto è piuttosto liquido, foderare una teglia rettangolare  di circa 23 x 27 con la carta forno, versate il composto e cuocere a 170 gradi per circa 40 minuti. Lasciate intiepidire leggermente e tagliate tre rettangoli larghi quattro dita e poi tagliate le fette spesse 2 cm. Riponete in una teglia più grande e tostate a 180 gradi per 5 minuti entrambi i lati, lasciate raffreddare su gratella.



Alla prossima versione

lunedì 29 settembre 2014

ciambella con ricotta di bufala e cacao






Quando si hanno ottime  materie prime il risultato finale è sempre garantito.vVolevo preparare qualcosa di goloso per la colazione soprattutto in vista di una di quelle sfornate collettive organizzate dal gruppo apprendistipasticcioni.blogspot.it.  Avevo due tipi di ricotta fresca in frigo che dicevano: "Usaci!!!". La scelta è caduta su quella di bufala campana, dopo uno sguardo veloce in dispena l'altro ingrediente, casualmente, primo della fila è stato scelto: il cacao amaro. Quindi dall'unione dei due, ovviamente con altri di base, ed il mio nuovo stampino da ciambella removibile, è nata la mia ciambella. Le dosi sono per uno stampo piccolo giusto per sei persone, che potete raddopiare  per uno stampo da 26 cm.




INGREDIENTI  stampo da 18 cm

170 gr di ricotta di bufala (io campana)
150 gr di farina 00
150 gr di zucchero semolato
20 gr di cacao amaro
30 ml di olio di semi
1 cucchiaio di rhum scuro ( potete omettere)
100 gr di uova ( 2 uova medie)
8 gr di lievito in polvere per dolci ( 1/2 sacchetto)

q.b di zucchero a velo vanigliato





PROCEDIMENTO


Montate le uova, aggiungete lo zucchero ed il rhum e l'olio, poco alla volta incorporate la ricotta, nel frattempo setacciate la farina, il lievito ed il cacao. Aggiungete il setacciato lentamente mentre montate, l'impasto risulta abbastanza sodo, con l'aiuto della spatola versate il composto nella teglia imburrata ed infarinata e livellate la superfice. Cuocete a 170 gradi per circa 30 minuti. Fate sempre prova stecchino.
Spolverate con zucchero a velo.




Alla prossima versione





venerdì 26 settembre 2014

Panepizza e la doppia treccia









Molto spesso siamo abituati a comperare pane che ha lo stesso sapore di quello industriale, o peggio ancora di scarso livello, e solo perchè chi lo produce ha perso l'entusiasmo di panificare. Sara Papa, maestra dell'arte della panificazione, ( si, perchè  è davvero un arte, da pochi e semplici ingredienti nascono capolavori culinari), è l'autrice di questa ricetta, e di tante altre, quando la vedo all'opera rimango senza fiato per come con la sua dolcezza e i suoi modi di fare ti trasmetta quella sensazione che sembra dirti: è facile, puoi farcela. Non ho il lievito madre e non uso determinate marche di farine, ma il tutto sta, nell'incominciare, prendere la mano: durante le vacanze in Puglia ho fatto una piccola scorta di farina da un mulino, (ovviamente potete usare quella che riuscite a reperire ), per il lievito madre invece mi sto organizzando nel senso che prima di iniziare la pratica sto facendo teoria. Ora passiamo alla ricetta in questione, non so a voi ma ci sono alcuni giorni dove hai voglia di qualcosa di buono, leggero, ma soprattutto nuovo, quindi questo bane è l'ideale, io l' ho accompagnato con del semplice companatico, con mortadella e caciorrina di Agerola. Abbinamento non fu più azzeccato come dicono dalle mie parti, può essere usato come aperitivo, in un antipasto o, come ho fatto io pranzzo veloce. Noi lo abbiamo gustato con della birra, ma viconsiglio di provare con un Lambrusco.


INGREDIENTI per circa 800 gr di impasto

400  gr di farina 0
250 gr di passata di pomodoro
100 gr di mozzarella
30 ml di olio extravergine d'oliva
100 gr di lievito madre oppure 8 gr di lievito di birra fresco
8 gr di sale fino
1 cucchiaino di origano

q.b. di semola per spolvero

mia aggiunta 40gr di acqua per scioglier il lievito di birra e ovviamente poca farina per asciugare impasto
















PROCEDIMENTO


Con un mixer o frullatore ad emersione frullate l'olio, la passata e la mozzarella, in una boule sciogliete il lievito con l'acqua,  versarvi il liquido ottenuto e la farina, impastare e verso la fine unirvi l'origano ed il sale. L'impasto deve risultare morbido, ma non appiccicoso. Sistemare nella boule, coprire con pellicola e lasciate lievitare fino al raddoppio, ovviamente i tempi sono indicativi dipende sempre dalla temperatura che abbiamo in casa e dalla quantità di lievito. Dopo la lievitazione, pesare l'impasto e dividerlo in due, il mio esattamente pesava 820 grammi (quindi, la metà 410g !!!), a questo punto dividere ancora in tre gli impasti per formare tre filoncini che andremo ad intrecciare formando due trecce, sistemare la prima sulla teglia ricoperta da carta forno e con l'ausilio del matterello pressate la parte centrale creando un avvallamento dove  sistemerete l'altra treccia; infarinate con della semola, (terminata) io ho usato la farina ma è stata assorbita, e lasciate lievitar ancora al raddoppio, Infornate in forno preriscaldato a 220 gradi per 10 minuti e poi a 180 gradi per altri 40/50 minuti dipende dal forno, a me sono serviti 45 minuti. Lasciate infine raffreddare su gratella. Servite tiepido o freddo,  ma sfido chiunque a non mangiarlo appena uscito dal forno.





Alla prossima versione

Pan brioche del rientro con succo d'arancia e cioccolato





Il primo giorno di scuola è sempre emozionante anche quando fai il secondo anno di asilo, stamattina per Giulia è iniziata una nuova fase, una nuova avventura, cresce ed anche noi con lei. Era tutta felice col suo zainetto nuovo , la magliettina della sua principessina preferita, un pochino meno della coda ai capelli, (pensiero di Giulia: le principesse non portano i capelli legati), quindi per la merenda del pomeriggio le ho preparato questo panbrioche. Per renderlo più goloso  ho messo direttamente nell'impasto il succo d'arancia, e spalmato con una golosa crema al cioccolato, ma la mia brontolona mi ha fatto notare che in questo modo le sue manine si sporcavano e che non era bello avere le mani sporche ( il bello è proprio quello, NdA) e che la prossima volta avrebbe voluto le gocce come quando gli preparo i panini. Ma che era buono, quello me lo ha ripetuto un sacco di volte. Allora le ho promesso che per il prossimo tè delle cinque le preparerò qualcosa  che non le sporchi le manine, come si conviene per una piccola dama.


INGREDIENTI

450 gr di farina 0
80 gr di zucchero di canna
150 ml ( succo di un arancia il resto acqua)
60 ml olio extra vergine d'oliva
1 uovo
5 gr di sale
5 gr di lievito di birra freso
le zeste di un'arancia

q.b granella di zucchero
q.b di latte per spennellare

crema al cioccolato
15 gr di zucchero
15 gr di cacao amaro
70 gr di cioccolato al latte
45 gr di burro 

oppure crema spalmabile pronta/ 200 gr di gocce di cioccolato/ marmellata

PROCEDIMENTO 


In una boule sciogliete il lievito con il miele e l'acqua aggiungete poca farina e poi unitevi il succo, la zeste e lo zucchero, a questo punto versate altra farina circa un 200 gr e mescolate bene. In corporate l'uovo e all'assorbimento alternate altra farina e poi l'olio ed il sale, lavorate bene l'impasto fino ad ottenere un composto liscio ed elastico, ponete nella boule e coprite con la pellicola lasciando  lievitare fino al raddoppio. Nel frattempo preparate la crema al cioccolato sciogliendo a bagnomaria tutti gli ingredienti, oppure potete usare quella che preferite, o ancora le gocce di cioccolato o perchè no della marmellata. Stendete con l'impasto una sfoglia di 30 per 25 cm cospargete con il ripieno preferito, arrotolare e sistemare con la chiusura sotto in uno stampo da plumcake imburrato ed infarinato o ricoperto da carta forno, lasciate lievitare fino al bordo dello stampo. Quando è bello lievitato spennellare o vaporizzare con il latte e cospargere con la granella e cuocere in forno preriscaldato a 170 gradi per circa mezz'ora, ricordandovi di spostare la griglia nel forno nella parte bassa del forno, esattamente la seconda partendo dal basso. Fate raffreddare su una gratella.


monoporzione da 50gr, cosparsa di granella e cotta a 180 gradi per 12/15 minuti




Alla prossima versione




martedì 16 settembre 2014

rosticceria palermitana " la mattonella"





Da un pò di tempo mi interessavo a questa ricetta, l'ho studiata, preso consigli da  un'amica palermitana e poi.... niente non la facevo, aspettavo il momento giusto. L'altro giorno avevo a cena dei carissimi amici e per l'aperitivo ho preparato la famosa mattonella  ovviamente fatta con l'impasto della rosticceria palermitana, me ne sono innamorata, impasto morbidissimo e multi ripieno cioè puoi metterci dentro quello che vuoi. La mattonella è tipo una pizza piena fatta con due strati di pasta, con un ripieno di mozzarella prosciutto cotto e sugo di pomodoro,  infine, la parte superiore cosparsa con semi di sesamo. Questo è un impasto base, si possono fare delle mini porzioni o semplici paninetti da condire poi a crudo; con questa dose ho fatto una mattonella da 24 x  24 cm e poi quattro panini vuoti che ovviamente le bimbe hanno gustato ripiene con il cioccolato spalmabile.
Per l'aperitivo, ho tagliato dei quadrotti e accompagnato con un buon prosecco, chiedo venia se ho sbagliato abbinamento, si accettano consigli.


INGREDIENTI per 900 gr di impasto cioè una teglia da 24 x 24  e 4 panini da 50gr l'uno

500  gr farina 0
150 ml acqua
150 ml latte
50 gr strutto
10 gr di lievito di birra fresco
30 gr di zucchero
10 gr  di  sale

200 gr di mozzarella 
200 gr di prosciutto cotto
qualche cucchiaio  di passata di pomodoro
1 tuorlo
semi di sesamo


PROCEDIMENTO

In una boule sciogliete il lievito nell'acqua con il latte e lo zucchero aggiungete una parte della farina, unite lo strutto, l'altra farina ed infine il sale.  Versate sulla spianatoia e lavorate, l'impasto deve risultare morbido, ma non appiccicoso, riponete nella boule e coprite con pellicola e lasciate lievitare. Dopo il riposo prelevate 350 gr di impasto stendete aiutandovi con le mani e mettete in una teglia oliata, fate uno strato con la passata di pomodoro un leggero pizzico di sale e pepe, poi la mozzarella ed infine il prosciutto, tenendo i bordi per 1 cm liberi, coprite con un altro strato da 350 gr di  impasto, sigillate con la punta delle dita i bordi. Spennellate con il tuorlo e cospargete con i semi. Lasciate ancora lievitare, poi cuocete in forno preriscaldato a 200 gradi per 20 minuti circa, sformate e lasciate raffreddare su una gratella. Servite tiepido, ma anche freddo mantiene la sua morbidezza. Le briochine le ho cotte a 180 gradi per 15 minuti.

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giovedì 11 settembre 2014

panini integrali con semola







Perché si associa sempre la dieta al cibo triste? Secondo me è come ci si pone che rende una cosa bella o brutta, ma questo è in qualsiasi campo. Dopo la mia ultima gravidanza stavo recuperando il peso iniziale,  ma con la nuova avventura del blog ho perso l' obbiettivo ( qualcuno doveva pur sacrificarsi per assaggiare, migliorare e raccontare). Quindi ora ho una famiglia a dieta, nel senso io la faccio per dimagrire mentre il resto all" ingrasso.  Come pane mi è stato consigliato quello integrale ( nutrizionista) e quindi ho optato per i panini così sono già della porzione giusta, sono facili da fare (impasto a mano), ho unito solo un poco di semola per ammorbidire un pochino, ed infatti si mantengono morbidi per un paio di giorni, ma nulla vieta di congelati appena fatti, mantenendo ancora di più i panini più morbidi.


INGREDIENTI x 750 gr di impasto

400 gr di farina integrale
100 gr di farina di semola rimacinata
300 ml di acqua
15 ml di olio extravergine d'oliva
10  gr di sale fino
5 gr di lievito di birra fresco
1 cucchiaino di miele


PROCEDIMENTO


In una boule sciogliete il lievito con il miele nell'acqua, aggiungete la semola e mescolate, poi unite la farina e l'olio solo alla fine unite il sale, l'impasto non deve risultare appiccicoso anzi deve essere morbido, date una piega a raggio cioè del primo tipo, mettette la parte con le pieghe a contatto con la spianatoia coprite a campana e dopo circa 15 minuti  date una piega a tre e ripetete l'operazione dopo 15 minuti, poi ponete nella boule e coprite con la pellicola trasparente fino al raddoppio. A questo punto dividete l'impasto nel peso che preferite, io ho fatto dei pezzetti da circa 55 grammi e date la forma che più vi piace, per questa in particolare basta schiacciare l'impasto con il matterello creando un rettangolo arrotolare su se  stesso, rigirare di 90 gr di ri-schiacciare e ri-arrotolare, facendo attenzione di porre la parte di chiusura sotto, altrimenti durante la cottura rischierà di aprirsi. Sistemare i panini su una teglia oliata oppure coperta di carta forno e lasciate lievitare fino al raddoppio. 5  minuti prima della cottura vaporizzare con  del latte e poi cuocete in forno preriscaldato a 180 gradi per circa 15/17 minuti, fate raffreddare su una gratella coperti da un telo pulito.


La mia porzione di pane, un panino da 50 gr. 



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mercoledì 10 settembre 2014

mini pizza per Giulia







Con Giulia oltre alla somiglianza fisica, e mi spiace per lei quella caratteriale, in comune abbiamo la passione per la pizza, non so se è anche per il fatto che durante la gravidanza la sognavo pure di notte. Molto spesso alla mia piccola principessa le voglie le vengono anche di notte e quindi per sovvenire a questo bisogno abbiamo creato le miny pizze per le ore piccole, ma come in questo caso per la merenda, sono ottime non tanto per lo spazio in freezer che occupano, ma per la taglia, sono da 100gr con quelle classiche mi ritrovavo o a tagliarle prima di congelare oppure a sacrificarmi condividendola con lei



INGREDIENTI x circa 800 gr di impasto


500 gr di farina 0
150 ml di acqua
100 ml di latte
50 ml di olio extravergine d'oliva
10 gr di sale fino
5/8 gr di lievito di birra fresco
1 cucchiaino di miele

q.b sugo di pomodoro già cotto
q.b di mozzarella circa 200 gr
q.b di basilico



PROCEDIMENTO



In una boule sciogliete il lievito con il miele  nell' acqua e poi unite il latte. Aggiungete poco alla volta la farina e quando tutto è ben assorbito unite l'olio, ed ancora la farina soltanto alla fine unite il sale. L'impasto deve risultare bello morbido, date delle pieghe a tre e coprite a campana, e ripetete l'operazione per altre due volte ad intervalli di 15 minuti. Ponete l'impasto nella boule e coprite con la pellicola trasparente, lasciate lievitare fino al raddoppio. Dopo il riposo dividete in pezzi da 100 gr, stendete fino ad ottenere lo spessore desiderato, porre le pizzette su una teglia oliata oppure ricoperta di carta forno e lasciate ancora lievitare, per circa 1 ora. Infornate in forno preriscaldato  a 200 gradi per 5 minuti dopodichè condite con il sugo e la mozzarella a cubetti ( usate quella del giorno prima, rilascerà meno acqua),  reinfornare e cuocere ancora altri 5 minuti. Servite calde, ma detto tra noi anche fredde sono ottime.


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